Ottenere un prato dall’aspetto sano con arieggiatore

Il giardino è parte integrante di tutte le abitazioni che ne possiedono uno ed esso ne incrementa il valore e il prestigio. Ma prendersi cura del proprio prato non è cosa facile e dotarsi di strumenti adatti a svolgere questo delicato compito è fondamentale.

Un arieggiatore per prato può essere una preziosa aggiunta alla propria gamma di attrezzi da giardino, specialmente quando se ne conoscono le effettive capacità e si impara ad usarne uno nel modo corretto.

Come funziona un arieggiatore?

Un arieggiatore, spesso chiamato anche scarificatore, è un attrezzo da giardino disegnato e utilizzato per solcare e attraversare il terreno, aiutando a rimuovere muschio, terriccio essiccato e altri scarti, come residui di erba e piante.

L’azione tagliente dello strumento, alimentata elettricamente o tramite spinta manuale, aiuta a mantenere il terreno aerato, rendendolo più sano, privo di erbacce in eccesso, e, in generale, a prolungarne la durata. Le conseguenze del mancato utilizzo di un arieggiatore possono essere devastanti.

Permettendo a erbacce e muschio di proliferare e di risiedere sulla superficie del prato, è possibile che l’acqua piovana non riesca a penetrare in profondità, dove il terreno ne ha più bisogno. Essa si accumulerà, invece, nella parte superiore, rendendo il prato umido e troppo soffice.

Consigli per l’utilizzo

Sapere cos’è un arieggiatore e come funziona è importante, ma imparare ad utilizzarne uno con efficienza è il modo migliore per ottenere ottimi risultati. Occorre pianificare in anticipo: alcune settimane prima dell’effettivo utilizzo del proprio arieggiatore, è opportuno analizzare il prato e identificare eventuali detriti e scarti.

Prima di tutto è consigliato liberarsi di essi, eliminando, per esempio, il muschio in eccesso con dei prodotti specifici, in modo da prevenire la sua eventuale diffusione in altre parti del giardino.

Una volta sicuri che il muschio non è più vivo, è il momento di tagliare il prato, preferibilmente durante una giornata asciutta. Così facendo, ci si assicura di poter raccogliere tutti gli scarti immediatamente e in una volta sola, prima che possano arrecare alcun danno.

Infine, è possibile utilizzare l’arieggiatore. È opportuno iniziare con un’impostazione di potenza alta e passare sulla superficie del prato un paio di volte. Ad ogni passaggio, si consiglia di ridurre la potenza, specialmente quando si raggiungono gli angoli del giardino.
In modo del tutto opzionale, è possibile decidere di piantare della nuova erba, al termine del processo, in caso il prato appaia rado e non esattamente sano.

Quando arieggiare il prato

Il momento ideale per utilizzare un arieggiatore per prato dipende sicuramente dalla propria collocazione geografica e dalle condizioni meteorologiche.
In generale, però, è interessante sapere che il periodo migliore coincide, spesso, con il momento di massima crescita del manto erboso, il quale avviene durante l’autunno o in primavera inoltrata.

Per quanto riguarda la frequenza, invece, si consiglia di arieggiare il prato una volta all’anno, a meno che esso non appaia in condizioni davvero cattive.
Arieggiare il terreno troppo spesso può incidere sulla salute del manto e delle radici e, perciò, occorre sempre agire con cautela.